Seconda puntata parlando di pentolame antiaderente.

Due chiacchiere per fare un minimo di chiarezza.

| “Ho comprato una padella pesante ma non mi è durata molto”

Affidarsi solo al peso non basta. Chi vende una padella antiaderente dovrebbe informare l’acquirente sulla tecnologia usata per produrla.

In un tegame da forno, generalmente, si usano uno o due strati di prodotto di copertura e, sempre generalmente, non si fanno prodotti di alto spessore. Il prodotto deve contenere il cibo in fase di cottura e facilitare lo svuotamento. Il peso non migliora la cottura in forno, che è a calore indiretto.

Diverso il discorso per i tegami da fuoco, dove la fiamma aggredisce i prodotti, solitamente vengono utilizzati utensili per mescolare (ahimè, spesso di metallo), e usati abrasivi in fase di pulizia.

In questo caso un semplice tre o quattro strati risulta non durevole, anche se garantisce l’inattaccabilità. Immaginatevi se un tale prodotto venisse sottoposto ad un uso intenso.

Se ho la fortuna di aver acquistato un cinque o sei strati, mi sarò garantito una durata importante del rivestimento ed anche una buona performance di cottura, perché (solitamente) vengono applicati cinque o sei strati di antiaderente a tegami di alto spessore, che aiutano a gestire al meglio la cottura.

Quindi non fidatevi solo del peso ed affidatevi a negozianti che vi possono permettere un’esperienza di acquisto positiva.

Ovviamente, noi vi consigliamo BARAZZONI, prodotti italiani di nome e di fatto, e con rivestimenti antiaderenti di ultima generazione.

Se avete domande o dubbi, siamo a disposizione.

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CARRELLO

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